

Sono poche le città d’Italia a sentire e vivere in maniera così forte ed intensa i riti della Settimana Santa. Che ci si senta atei o credenti, di fatto, poco importa: è un rito talmente suggestivo da lasciare a bocca aperta anche gli agnostici più incalliti.
In Puglia, sono varie le città in cui le celebrazioni della festività pasquale sono un must e sono vissute con puntualità ed attenzione: se è tradizione, allora nessuno può sfuggire.
Non molto lontano da noi, nel capoluogo di provincia, a Taranto, a partire dalla Domenica delle Palme una serie di riti si svolgono nella città, come fosse un fedele copione collaudato e sicuro. Già durante questa ricorrenza le due principali confraternite di Taranto, Maria Santissima Addolorata San Domenico e Maria Santissima del Carmine, si riuniscono per stabilire chi avrà l’”onore” di partecipare alle due processioni che seguiranno nella settimana: il pellegrinaggio della Vergine Addolorata del giovedì e la processione dei Sacri Misteri del venerdì santo.
Giovedì notte, dalla Chiesa di San Domenico esce la processione dell’Addolorata che percorre la città vecchia e la città nuova per tutta la notte fino alle prime luci dell’alba. Rientra nel pomeriggio del venerdì, dando il via alla processione dei Misteri delle 17 dove i cittadini camminano lentamente per la città accompagnando otto statue che ricordano la passione e la morte di Gesù.
Immancabile nella processione dei Misteri, i confratelli che, talvolta anche scalzi, accompagnano i fedeli con vari lumi, il gonfalone, la croce e l’immancabile “troccola”, strumento formato da una tavola di legno con maniglie in ferro che, agitandolo, emette un suono inconfondibile e che annuncia l’arrivo della processione.
Un momento suggestivo che, nel corso degli ultimi anni, sta divenendo sempre più popolare e che attrae visitatori da ogni parte del mondo.